La ricotta si ottiene riscaldando il siero residuo della lavorazione dei formaggi (RI-COTTA).
Non essendo prodotta dalla cagliata, ma da un suo sottoprodotto (il siero di latte), la ricotta non può essere considerata un vero e proprio formaggio.
La ricotta appartiene al gruppo Latte e derivati.
Contiene proteine ad alto valore biologico.
Ha un apporto energetico medio (sovrapponibile a quello di una carne mediamente grassa o di un salume magro), fornito principalmente da grassi, seguiti da proteine e infine dai glucidi.
La quota proteica è nettamente superiore rispetto a quella dei formaggi, mentre il contenuto lipidico (se prodotta interamente dal siero) è notevolmente inferiore.
Bisogna comunque ricordare che gli acidi grassi del latte e derivati sono prevalentemente di tipo saturo e si accompagnano a discrete quantità di colesterolo; mentre da un lato la ricotta è considerata un latticino tra i più adatti nella terapia nutrizionale per l'ipercolesterolemia, dall'altro richiede un consumo ragionevole che escluda qualunque eccesso (in termini di porzioni e frequenza di consumo).
La quota dei carboidrati è riconducibile alla presenza del lattosio (quindi non adatta agli intolleranti).
In merito al contenuto di minerali, la ricotta è considerata una fonte eccellente di calcio e fosforo, essenziali per la costruzione e il mantenimento dello scheletro.
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